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#MohammadRasoulof

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#Israël-#Iran : « Ce conflit constitue une menace grave pour les fondements mêmes de la civilisation humaine »

Dans une tribune au « #LeMonde », des personnalités iraniennes, dont les #PrixNobeldelapaix #NargesMohammadi et #ShirinEbadi, et les cinéastes #JafarPanahi et #MohammadRasoulof affirment que la poursuite du programme nucléaire et la guerre entre la République islamique et Israël ne servent ni les intérêts du peuple iranien ni ceux de l’humanité.
lemonde.fr/idees/article/2025/

Le Monde · Israël-Iran : « Ce conflit constitue une menace grave pour les fondements mêmes de la civilisation humaine »By Collectif

« Les Graines du figuier sauvage » est sorti en Belgique. Son sujet, fort, écrase toute velléité formelle en exerçant sa loi et une souveraineté totalitaire. Irrévérencieux dans sa note d'intention à l'égard de la théocratie iranienne, le film de Mohammad Rasoulof se montre bien pieux à l'égard des genres du thriller et de l'horreur qu'il emprunte. Le film voulait contester l'ordre établi : il le réinstalle sur l'autel de son esthétique.

rayonvertcinema.org/les-graine

Le Rayon Vert · « Les Graines du figuier sauvage » : Penser l'ennemi, affronter son esthétique | Le Rayon Vert« Les Graines du figuier sauvage » de Mohammad Rasoulof est écrasé par son sujet qui exerce sa loi et une souveraineté totalitaire.

[film] Il seme del fico sacro

Titolo: Il seme del fico sacro
Regista: Mohammad Rasoulof
Sceneggiatura: Mohammad Rasoulof
Montaggio: Andrew Bird
Musiche: Karzan Mahmood
Scenografia: Amir Panahifar
Trucco: Mahmoud Dehghani
Altro: anno 2024; durata: 168 minuti; lingua originale: persiano; paesi produttori: Iran, Germania, Francia; titolo originale: دانه‌ی انجیر عابد ; direttore del doppiaggio: Alessandro Rossi; genere: drammatico; Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2024 e altri premi e candidature.

Attori:
Misagh Zare: Iman
Soheila Golestani: Najmeh
Mahsa Rostami: Rezvan
Setareh Maleki: Sana
Niusha Akhshi: Sadaf

Voto: 9/10

(Dati da Wikipedia e AntonioGenna per il doppiaggio.)

Dopo aver letto della situazione iraniana da Azar Nafisi, è con grande curiosità che mi sono approcciato a questo film.

Siamo in Iran, attorno alla seconda metà del 2022. Iman lavora in tribunale, a Teheran, ha una moglie, Najmeh, e due figlie, una adolescente (Sana) e una più grande (Rezvan) che frequenta l’università. Siamo in una famiglia borghese, benestante. Iman viene promosso a giudice istruttore, una posizione di prestigio che implica non solo uno stipendio più alto, ma anche altri privilegi, come una casa più grande. Najmeh è molto contenta per questa promozione e per il prestigio che ne consegue. Ma la promozione si porta dietro numerose responsabilità e rischi: al lavoro a Iman viene chiesto di non essere troppo scrupoloso nelle sue ricerche, per firmare le condanne degli oppositori del regime. Inoltre gli viene affidata una pistola, perché ora è diventato un bersaglio per i nemici del governo. Per aumentare ancora di più il dramma, questo nuovo incarico coincide con le numerose proteste avvenute dopo la morte di Mahsa Amini, quando gli arrestati durante le proteste riempiono le carceri in poco tempo. Come vivrà la parte femminile della famiglia questo nuovo movimento di protesta? Come reagirà Iman a questa nuova responsabilità?

Ecco, se si vuole esplorare come una dittatura rovini la vita privata delle persone tutte, non solo delle donne, questo film entra nei minimi dettagli con forza e grande sensibilità, un dramma personale e familiare che rappresenta il dramma di un paese intero. Il film è anche un atto di amore e un gesto di speranza per un paese che vorrebbe vivere altro.

Lascio qui il link al trailer del film e alla intervista al regista (contiene spoiler) dove si racconta in quali condizioni è stato girato il film.

Avvertenza: oltre al magone che vi prenderà all’uscita, il film dura 168 minuti, senza primo e secondo tempo. I deboli di vescica sono avvisati. Per il perché del titolo del film dovrete fare attenzione ai primissimi secondi del film.

Buona visione!

it.wikipedia.orgIl seme del fico sacro - Wikipedia

[libro] Il seme del fico sacro

Titolo: Il seme del fico sacro
Regista: Mohammad Rasoulof
Sceneggiatura: Mohammad Rasoulof
Montaggio: Andrew Bird
Musiche: Karzan Mahmood
Scenografia: Amir Panahifar
Trucco: Mahmoud Dehghani
Altro: anno 2024; durata: 168 minuti; lingua originale: persiano; paesi produttori: Iran, Germania, Francia; titolo originale: دانه‌ی انجیر عابد ; direttore del doppiaggio: Alessandro Rossi; genere: drammatico; Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2024 e altri premi e candidature.

Attori:
Misagh Zare: Iman
Soheila Golestani: Najmeh
Mahsa Rostami: Rezvan
Setareh Maleki: Sana
Niusha Akhshi: Sadaf

Voto: 9/10

(Dati da Wikipedia e AntonioGenna per il doppiaggio.)

Dopo aver letto della situazione iraniana da Azar Nafisi, è con grande curiosità che mi sono approcciato a questo film.

Siamo in Iran, attorno alla seconda metà del 2022. Iman lavora in tribunale, a Teheran, ha una moglie, Najmeh, e due figlie, una adolescente (Sana) e una più grande (Rezvan) che frequenta l’università. Siamo in una famiglia borghese, benestante. Iman viene promosso a giudice istruttore, una posizione di prestigio che implica non solo uno stipendio più alto, ma anche altri privilegi, come una casa più grande. Najmeh è molto contenta per questa promozione e per il prestigio che ne consegue. Ma la promozione si porta dietro numerose responsabilità e rischi: al lavoro a Iman viene chiesto di non essere troppo scrupoloso nelle sue ricerche, per firmare le condanne degli oppositori del regime. Inoltre gli viene affidata una pistola, perché ora è diventato un bersaglio per i nemici del governo. Per aumentare ancora di più il dramma, questo nuovo incarico coincide con le numerose proteste avvenute dopo la morte di Mahsa Amini, quando gli arrestati durante le proteste riempiono le carceri in poco tempo. Come vivrà la parte femminile della famiglia questo nuovo movimento di protesta? Come reagirà Iman a questa nuova responsabilità?

Ecco, se si vuole esplorare come una dittatura rovini la vita privata delle persone tutte, non solo delle donne, questo film entra nei minimi dettagli con forza e grande sensibilità, un dramma personale e familiare che rappresenta il dramma di un paese intero. Il film è anche un atto di amore e un gesto di speranza per un paese che vorrebbe vivere altro.

Lascio qui il link al trailer del film e alla intervista al regista (contiene spoiler) dove si racconta in quali condizioni è stato girato il film.

Avvertenza: oltre al magone che vi prenderà all’uscita, il film dura 168 minuti, senza primo e secondo tempo. I deboli di vescica sono avvisati. Per il perché del titolo del film dovrete fare attenzione ai primissimi secondi del film.

Buona visione!

it.wikipedia.orgIl seme del fico sacro - Wikipedia